Che cos'è l'insufficienza renale?
Ogni giorno il nostro corpo produce una notevole quantità di rifiuti, scorie e tossine che va in qualche modo allontanata. Il compito principale dei reni è quello di ripulire il sangue da tutte le tossine prodotte dal nostro organismo. Quando i reni si ammalano, queste tossine tendono ad accumularsi. Agli esami del sangue, si noterà un aumento di certe sostanze come la creatinina e l’azotemia. Il medico potrà allora diagnosticare un’insufficienza renale.In genere, anche se i reni lavorano di meno, l’insufficienza renale è una condizione che non comporta la comparsa di sintomi o segni di malattia. Chi ha un’insufficienza renale non ha dolore ai reni né urina di meno. In verità, chi ha un’insufficienza renale può apparire del tutto sano, di solito per anni, finché non si giunge ad una fase molto avanzata, in cui l’organismo è intossicato da tutte queste tossine e comincia ad essere incapace di eliminare i liquidi introdotti. A questo punto, il carico di rifiuti per l’organismo è insostenibile e diviene necessario rimuoverlo dal corpo attraverso la dialisi.
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Il più delle volte le persone con una diagnosi di malattia renale cronica/insufficienza renale saranno seguite in ambulatorio dal Nefrologo (Medico dei Reni). Negli anni, si effettueranno diversi controlli e, spesso, uscendo dall'ambulatorio si penserà: "Ma io non sento niente"; "Sono in forma per la mia età", "Non ho assolutamente nessun disturbo". La visita del Nefrologo del resto il più delle volte non è la classica visita che ci si attenderebbe da un Medico. La valutazione è fatta infatti soprattutto sugli esami di laboratorio e pochi dati clinici: peso, pressione, gonfiore alle gambe... L'attenzione è tutta sugli esami del sangue e delle urine. Tutto ruota attorno alla creatinina nel sangue che, col progredire della malattia, tende ad aumentare. Fortunatamente, in molti casi la prima visita dal Nefrologo avviene quando l'insufficienza renale è solo agli inizi: la creatinina è appena sopra il normale. A questo punto, bisogna capire due cose fondamentali: 1) l'insufficienza renale è una condizione progressiva che può peggiorare, ma raramente migliora in modo clinicamente significativo: questo significa che il nostro primo obiettivo deve essere quello di conservare le posizioni. 2) l'insufficienza renale comprende diversi stadi e le cure possono cambiare da uno stadio all'altro. In questo, passaggio può addirittura capitare di dover cominciare a seguire dei consigli che sembrano in contraddizione con quelli seguiti fino alla visita precedente. La cosa che però più di tutte bisogna fissare nella memoria è che la malattia renale cronica è una condizione subdola che non lascia traccia evidente della sua progressione, per cui una persona può sentirsi benissimo anche con i reni che lavorano meno del 10% del normale. All'assenza di sintomi corrisponde però una grave intossicazione che ovviamente nuoce a tutti gli organi e può causare danni seri restando in silenzio. Un esempio può chiarire le idee. Immaginate un condominio enorme, in cui la vostra abitazione è all'attico. Voi siete ricchissimi con tanto di domestici e, per motivi che non stiamo a chiarire, vivete tutta la vostra esistenza chiusi in questo lussuosissimo attico. Il vostro domestico porta tutti i giorni in cortile la spazzatura, ma nessuno la raccoglie (i vostri reni non funzionano). La spazzatura comincia ad ammassarsi in cortile, ma fra le quattro mura dell'attivo, voi nemmeno ve ne accorgete. Poi invade le scale, qualche inquilino dei piani sottostanti comincia a star male (i vostri organi ne risentono), ma voi che, non frequentate nessuno, ne siete all'oscuro. Passano gli anni e i rifiuti sono davanti alla porta di casa. A questo punto, si comincia a sentirne appena la puzza (i primi insignificanti sintomi). Allora, avete di fronte due possibilità: 1) chiamare degli operai per rimuovere l'immondizia almeno davanti a casa vostra (è l'ora della dialisi), 2) far finta di niente e lasciare che i rifiuti vi seppelliscano (morte per uremia terminale).